Uscito per console il 23 Febbraio e per PC il 1 Marzo, Far Cry Primal è l'ultimo titolo di casa Ubisoft (sviluppato da Ubisoft Montreal), è il quinto titolo della saga di Far Cry ma, dato che si distacca dalla linea narrativa dei suo predecessori (pur non essendoci collegamenti tra i titoli), può essere considerato un primo spin-off. Il gioco utilizza come motore grafico il Dunia Engine, sviluppato per la Crytek e basato sul CryEngine, è il motore grafico alla base di diversi titoli della serie. Il gioco è un FPS-singleplayer open world con diverse e marcate sfumature stealth/azione/avventura, è ambientato 10.000 anni fa nelle Terre di Oros: un luogo molto ambito per la ricchezza di risorse che può offrire! Sono state eliminate, come è giusto che sia, armi da fuoco e veicoli, le uniche disponibili saranno clave, lance ed archi (si potranno potenziare nel corso della storia), eliminato anche il negozio: in questa valle dovremo raccogliere un ingente numero di risorse (rocce, legna, pelli) e sviluppare da soli le proprie munizioni/armi (nei titoli precedenti si ci limitava a raccogliere pelli di animali). Il titolo presenta un ciclo giorno notte che si integra perfettamente con il gameplay: notte più pericolosa ma che permette azioni stealth molto più soddisfacenti! Durante il corso del gameplay potremo, inoltre, addomesticare i vari carnivori (felini, canidi e orsi) che abitano il background del titolo: nelle prime fasi di gioco ogni passo potrebbe essere l'ultimo! Si è in un periodo della storia umana in cui non si è ancora al vertice della catena alimentare! E' presente, come consueto, un menù in cui è possibile imparare nuove abilità e la ben nota "modalità cacciatore" (chiamata in altre saghe della casa "occhio dell'aquila") che ci permette di visualizzare meglio risorse, nemici ed animali! Il gioco narra le vicende di un membro della tribù dei Wenja: Takkar, Maestro di Belve. Le leggendarie Terre di Oros sono ambite per anfratti, luoghi sicuri e risorse e, negli anni, la tribù dei Wenja è riuscita a raggiungere questo paradiso che, purtroppo, non era incontaminato come si pensava: altre tribù si sono stabilite in questi luoghi! Tra i molti gruppi arrivati in zona spiccano, però, le più violente: gli Udam (tribù di cannibali) e i figli di Izila, tutte e due artefici dello sterminio e della dispersione per la valle dell'indifesa tribù dei Wenja. E' con questo background che incontriamo per la prima volta Takkar che, sfuggito ad una tigre dai denti a sciabola, incontra Sayla, una superstite dello sterminio degli Wenja, insieme a lei getta le basi per il risorgere della propria tribù! Una delle tante novità di questo titolo è la possibilità di avere al proprio fianco un animale che ci aiuterà nella dura lotta alla sopravvivenza! Dopo aver incontrato lo sciamano del villaggio (il quale valuterà la nostra forza interiore) saremo in grado (attraverso lo sblocco di un'abilità) di domare le belve preistoriche! Ogni belva ha differenti caratteristiche e potremo addomesticare tre differenti gruppi di animali: felini, canidi e orsi. Il nostro primo animale, però, sarà un gufo; questo rimpiazzerà la famosissima "macchina fotografica" degli altri Far Cry usata soprattutto per spottare i nemici. Le caratteristiche di ogni animale sono uniche: nel caso in cui si voglia approcciare un accampamento in modo stealth si potrà benissimo utilizzare un giaguaro (ottimo nell'uccidere silenziosamente) mentre, se si preferisce un approccio più violento, un orso o una tigre dai denti a sciabola permettono uccisioni multiple e più veloci! Non vi resta che armarvi di esca, sangue freddo e tentare la sorte "collezionando" tutti gli animali (comuni, rari e leggendari) che popolano la mappa! Le Terre di Oros ospitano diversi habitat, possiamo passare dalle rigogliose e lussureggianti foreste della valle (nella quale i Wenja hanno trovato il luogo idoneo alla fondazione del villaggio) a zone molto più impervie e pericolose come la Tundra del Nord (territorio Udam) caratterizzata da temperatura e fauna più inospitali (per resistere al gelo ci si dovrà vestire in modo adeguato) e le Paludi del Sud (territori dei figli di Izila) territori più ospitali e soleggiati. Come è giusto che sia il baratto e il commercio ancora non hanno preso piede nel periodo in cui è ambientato il gioco; è per questo che, in questo titolo, il sistema di crafting utilizzato per la creazione di fondine, borse e portafogli degli altri Far Cry, viene ampliato anche alla creazione di munizioni, armi e oggetti d'utilità varia (fionde, vestiti, ecc.). Via via che si procede con la storia saremo in grado di costruire nuovi oggetti sempre più potenti solo a patto di raccogliere le risorse necessarie alla loro costruzione (all'inizio si è un po' spaesati sulla locazione delle suddette risorse ma, col tempo, diventa tutto più intuibile). E' presente, inoltre, il cosiddetto "Skill Tree" che Far Cry tanto ci ha insegnato ad amare! Incontrando nella storia i vari specialisti del villaggio potremo imparare nuove abilità che ci permetteranno una più piacevole vita nelle lussureggianti foreste del paleolitico! Durante il corso della storia sarà possibile reclutare nuovi specialisti, molto utili in quanto permetteranno di sbloccare nuove armi ed abilità (sarà inoltre possibile potenziare le rispettive abitazioni di questi specialisti permettendo ulteriori sblocchi). Capiterà anche che, durante gli allegri pic-nic nella foresta, compariranno mini-quest che, una volta completate, garantiranno nuovi abitanti per il proprio villaggio (i vecchi punti Karma di Far Cry 4 sono stati sostituiti da "popolazione del villaggio"). Raccogliere continuamente risorse per le munizioni alle volte risulta ripetitivo e noioso, è per questo che, dopo un ciclo completo giorno/notte, in ogni accampamento potremo trovare risorse basilari, rare e pelli (sempre in base al livello di potenziamento del nostro villaggio) per garantire il necessario per sopravvivere un altro giorno! La mappa è disseminata degli ormai conosciuti insediamenti (sia degli Udam che dei figli di Izila), avremo il compito di liberarli e conquistare sempre più territorio per la nostra tribù! Scomparse le "torri" (i famosi punti di sincronia di AC) dove era possibile svelare i punti non visibili della mappa, sostituite da mini-insediamenti (pire) che, una volta liberate, garantiscono del territorio in più per i propri compagni! Piccola curiosità: la mappa ricorda molto quella di Far Cry 4 (svogliatezza dei programmatori di crearne una nuova o easter egg di una versione preistorica del Kirat?) Benchmark (pagina seguente) eseguiti con queste impostazioni grafiche. Requisiti Minimi Sistema Operativo: Windows 7, Windows 8.1, Windows 10 (solo versione 64-bit) CPU: Intel Core i3-550 | AMD Phenom II X4 955 o equivalente Ram: 4 GB RAM Grafica: NVIDIA GeForce GTX 460 (1GB VRAM) | AMD Radeon HD 5770 (1GB VRAM) o equivalente HDD: 20 GB spazio disponibile Requisiti Raccomandati Sistema Operativo: Windows 7, Windows 8.1, Windows 10 (solo versione 64-bit) CPU: Intel Core i7-2600K | AMD FX-8350 o equivalente Ram: 8 GB RAM Grafica: NVIDIA GeForce GTX 780 | AMD Radeon R9 280X o equivalente HDD: 20 GB spazio disponibile Alcuni nostri benchmark in 1440p e 2160p con Crossfire di Fury X e 980ti singola. Alcune immagini di gioco. Dopo circa 17 ore di gameplay, finita la storia e raggiunto un livello di completamento del 50% circa (non ho badato a tutti i collezionabili e insediamenti) mi sento di dire che questo titolo è sicuramente un capitolo fondamentale e di distacco da quelli che lo precedono: gli amanti della saga di certo lo apprezzeranno! Il livello di immersione che si raggiunge percorrendo certe parti delle foreste, di notte come di giorno, è molto alto: più volte (complice il surrond virtuale 7.1 delle cuffie) ho dovuto guardarmi le spalle mentre procedevo lungo il mio percorso! Veramente ottimo il comparto audio, la rievocazione di ogni singolo verso animale (soprattutto di notte) garantisce un gameplay piacevole e appagante, il comparto grafico non è da meno: la paesaggistica e le ambientazioni sono favolose (come ben ci ha insegnato il Kirat di Far Cry 4), un po' deludente, ahimè, il comparto texture che, per alcuni dei personaggi, armi e ambienti (alberi e rocce soprattutto), non risulta all'altezza dell'ambiente circostante. Il titolo è stato concepito come esclusivamente singleplayer: purtroppo, sia la storyline non troppo coinvolgente che i personaggi non completamente caratterizzati, non riescono a giustificare la decisione presa dagli sviluppatori! Non vi è quello spessore che ha caratterizzato i titoli precedenti (soprattutto con Far Cry 3) e la trama, soprattutto, si diluisce fin troppo nelle diverse quest che si possono fare durante il gameplay (complice di questo anche l'IA non così difficile da sopraffare). Senza infamia e senza lode l'ottimizzazione: si raggiungono benissimo i 60 fps con settaggi alti senza saturazione della VRam (in alcuni frangenti, però, ho notato cali fino a 45/50 fps). Il titolo è sicuramente da provare per l'eccelso lavoro di rievocazione degli ambienti preistorici i quali, però, non bastano per colmare le lacune del singleplayer e la ridondanza che ormai spicca nei titoli della saga.