Test di dissipazione.
Prima di tutto vi voglio parlare della scheda video che andremo ad utilizzare per i nostri test la XFX Radeon RX 5700 DD Boost Up Ultra 8GB, questa serie di GPU ha un TDP ridotto che trattiene di molto le performance generali. Con un piccolo Tool ho portato il TDP a 220 W e il voltaggio a 1.25, in questa maniera la scheda si porta a ridosso del modello XT e della RTX 2070 super.
Questo è il test effettuato con il dissipatore stock, la ventola è stata impostata al 100% anche se il software porta altri dati. Non soffermatevi solo alla temperatura della GPU ma guardate anche quella dell’Hot Spot, è questo il parametro che decide il boost sulla GPU. Inoltre vanno tenuti ben presenti le temperature di VRAM e VRM, anche perchè ci fa capire come se la cava il dissipatore Arctic senza avere un contatto diretto con questi componenti.
Per puro spirito accademico ho voluto provare con ventole ad 800 RPM, che ovviamente non è per nulla una cosa consigliabile dato che è il minimo regime di rotazione. Da notare che nonostante le temperature generali siano alte quella dell’Hot Spot è calata, sicuramente grazie all’ampio dissipatore posteriore.Ci basta portare le ventole a 1500 RPM per vedere cambiare la situazione, i VRM e l’Hot Spot calano ancora mentre la temperatura delle memorie risulta essere ancora più alta. Ventole al 100% quindi a 2000 RPM e il risultato finale è molto più che ottimo, la temperatura della GPU arriva a ben 13 gradi in meno, l’Hot Spot perde 27 gradi. Le memorie perdono solamente 3 gradi, ma visto che la dissipazione di questo componente avviene solamente dal dissipatore sul retro è più che comprensibile, pensiamo che applicando sulle memorie i classici dissipatori il risultato potrebbe essere sicuramente migliore. Impressionante anche il risultato ottenuto sui VRM 19 gradi in meno senza avere un contatto diretto su di essi. Il dissipatore sul retro funziona egregiamente e sicuramente sarà influenzabile da un buon flusso d’aria.