Prima di cominciare per essere onesto con me stesso lo devo dire: Asus ma perchè sto formato Mini-DTX!!!!???? Aspettavo questa scheda dal lancio dei Ryzen 3 e non ho potuto realizzare l'ITX dei miei sogni perchè non sta dentro la Impact! Ma in realtà questo insolito formato non va ad inficiare nel 99% dei casi ITX proprio perchè il design di questa scheda madre è pensato per utilizzare lo spazio che occupa una scheda video dual slot. Cercherò di spiegarmi meglio, se installate su una scheda madre ITX e una scheda video dual slot rimarrà dello spazio libero tra lo slot PCI e la fine del dissipatore della scheda video, ASUS ha deciso di usarlo tutto per offrire il massimo. Potrebbe invece sorgere il problema dimensioni ad esempio su un Hydra mini, oppure su case ITX che utilizzano dei riser PCI. Oggi recensiremo per voi una scheda che sui formati inferiori a M-ATX fa classe a parte, affermo questo perchè è piccola solo nel formato ma ha veramente tutto quello che possiate volere. L'Asus Crosshair X570 Impact è una scheda madre con chipset AMD X570 di formato Mini-DTX, formato che non siamo soliti trovare in giro. Come avremo possibilità di vedere il produttore ha rimpicciolito le forme ma lasciato intatto la qualità costruttiva e la dotazione hardware, mantenendo un ottimo reparto d'alimentazione, una scheda audio integrata degna di nota e una grande compatibilità con dischi M.2 PCI 4.0. La serie Impact inoltre far riaffiorare nelle menti degli overclockers bellissimi ricordi. Ricordi che parlano di record sulle RAM e di super overclock sulle CPU. Per garantire delle ottime prestazioni il produttore ha messo ben due ventole a raffreddare sul reparto d'alimentazione. Particolare cura è stata prestata all'unico canale dual channel presente e a tutta la componentistica in generale. La nostra piccola confezione in pieno stile ROG racchiude la Impact come un piccolo gioiello. Appena aperta possiamo ammirare la scheda e alla sua destra troviamo l'ampio bundle con cui la scheda viaggia. Sicuramente uno dei punti a favore di tale prodotto è come il produttore abbia curato questi particolari. Sollevata la prima parte accediamo ad un secondo scomparto che racchiude altri componenti del nostro bundle. Qui troviamo l'ampia dotazione del prodotto, vi rimando al sito del produttore per le informazioni attinenti ai cavi mentre parleremo del resto. L'antenna in dotazione si occupa sia della connessione wireless 2.4 e 5 Ghz sia di quella bluetooth. Per la precisione abbiamo difronte una scheda di rete di ottima qualità precisamente una Intel® Wi-Fi 6 AX200: Supports channel bandwidth: HT20/HT40/HT80/HT160, 2 x 2 Wi-Fi 6 (802.11 a/b/g/n/ac/ax) with MU-MIMO supports dual frequency band 2.4/5GHz Up to 2.4Gbps transfer speed.Qui abbiamo difronte invece il ROG SO-DIMM.2, che utilizza una connessione simile a quella utilizzata per le ram dei Notebook per connettere alla massima velocità periferiche d'archiviazione di massa con interfaccia M.2. Questo piccolo oggetto ha permesso al produttore di garantire comunque due ingressi M.2 senza dover dedicare ampio spazio a questi sopra il PCB della scheda. Il design della scheda è qualcosa di poetico, abbiamo in uno spazio compattissimo veramente tutto quello che si possa desiderare. Cominciamo ad analizzare la parte destra del PCB dove troviamo i connettori per l'alimentazione sia della CPU che della scheda madre. Per quello della CPU siamo difronte ad una soluzione insolita ma di certo non poco intelligente da che ha permesso al produttore più spazio sulla sinistra. Subito dopo troviamo due slot per RAM DDR4, il produttore dichiara una compatibilità fino a 4800 Mhz! Scendendo troviamo le porte USB 3.0 e USB C insieme a quattro porte sata. Passiamo al centro della scena dove troviamo il socket AM4. Subito sotto lo slot So-Dimm per il ROG So-Dimm 2 che come detto nella pagina precedente permette il montaggio di due periferiche d'archiviazione con interfaccia M2 NVME o Sata. La PCI-E 4.0 16x è ovviamente una sola. Questa è rinforzata con una struttura in metallo. Nella parte bassa troviamo la nostra scheda audio, ASUS non ha per nulla risparmiato creando un PCB apposito per questo fondamentale componente cosi da garantire un buon audio e il minimo di interferenze, questa vanta condensatori giapponesi di qualità e molte features interessanti. Non mi sono dimenticato della parte sinistra che racchiude tutte le zone calde della nostra scheda madre. Nella parte bassa troviamo il chipset che come indicato da AMD deve essere tenuto al fresco per dare il meglio e nella parte alta c'è il generoso reparto d'alimentazione. Questo rende la Impact un prodotto adatto ad overclock particolarmente spinti e soprattutto a poter reggere l'urto delle CPU da 12 e 16 core immesse da poco sul mercato da AMD. Il reparto d'alimentazione. La impact presenta una dotazione di tutto rispetto per quanto riguarda le fasi d'alimentazione. Troviamo un ASP1405I, soluzione nota usata da Asus sulle sue schede di fascia alta, che in questo caso pilota una configurazione a 4+2 fasi, 4 sulla CPU e 2 per il SOC. Anche in questo caso Asus non ha voluto optare per una soluzione basata sui doublers. Ma ha preferito la soluzione più qualitativa con due mosfet per fase. In totale troviamo 10 TDA21472, di cui 8 per la CPU e 2 per il SOC. Si tratta probabilmente del miglior mosfet in circolazione utilizzato per le schede madri, non solo perché parliamo di un mosfet da ben 70A, ma anche per la sua altissima efficienza termica. La scelta di non utilizzare i doublers a favore invece di una configurazione con doppio mosfet in parallelo per singola fase ha dei vantaggi. Premia la transient response, a scapito leggermente del ripple che avrebbe giovato di una soluzione basata sui doublers, anche se sicuramente Asus ha puntato molto sulla qualità e l'efficienza dei mosfet usati. Si tratta indubbiamente della ITX/DTX con la dotazione migliore sul mercato. La presenza di 8 TDA21472 da 70A solo per la CPU fa impallidire anche molte ATX. Asus non ha pensato solo alla qualità dei mosfet in sé, ma ha curato un aspetto importantissimo che in molte itx, per questioni di ingombro, risulta essere un limite, stiamo parlando della dissipazione dei VRM stessi. Chiaramente su una motherboard di questo formato non ci si può affidare a degli heatsink di grosse dimensioni, però si può sicuramente migliorare attivamente la resa della dissipazione, infatti Asus ha utilizzato un sistema attivo con due ventoline che raffreddano direttamente l'heatsink posto sui VRM. Anche la parte metallica posta sul retro della motherboard ha un ruolo, infatti presenta un piccolo heatpipe, che contribuisce nella dissipazione del calore generato dalle fasi d'alimentazione. Il retro della scheda è curato quanto il frontale, troviamo una grossa placca in metallo che copre quasi per intero il PCB. Questa funge anche da dissipatore grazie ad un heatpipe a contatto con i VRM. La scheda vanta ben 7 porte USB e una Tipe-C. Troviamo la porta LAN Intel® I211-AT pienamente compatibile con il software gamefirst. Poco dopo i due connettori per Wifi e Bluetooth di cui abbiamo parlato prima. La scheda è pensata per un uso da overclock e questo è ben spiegato dalla presenza del classico "schermetto" che ci fornisce i codici errore , con tanto di tasto reset, CMOS e flash del bios. Insomma tutto quello che vi servirà se vorrete lanciarvi in overclock aggressivi. Infine troviamo i tre connettori Jack audio. Qui uno scatto vicino ad un altra scheda madre solo che di formato ITX. Come potete vedere la differenza è di circa 3 CM. Installare i dischi M.2 è veramente una passeggiata e risulta essere estremamente comodo. Come risulta con una scheda video montata?? Il risultato ci fa comprendere come nella maggior parte dei casi il nuovo formato non sia un problema! L'armory care è un software sviluppato da ASUS per darvi il completo accesso alle funzionalità della scheda madre. In pratica appena avvierete windows vi verrà chiesto se volete scaricarlo, una cosa molto comoda che non richiede altro che un SI da parte vostra. Anche Aura Sync è già integrato all'interno. All'interno del programma potrete aggiorare i driver potrete e decidere se installare i tantissimi altri software come ad esempio Game First. I software sono molteplici vi conviene installare quelli che pensate di sfruttare. Non smetterò mai di dirlo, lato Bios Asus risulta essere estremamente semplice da usare ed offre veramente tutti quei parametri che uno smanettone desidera avere. Troviamo varie funzioni atte a dare una mano per migliorare le performance della propria CPU, ma che gusto ci sarebbe a farlo fare a lei? Alcune informazioni sulla piattaforma di test utilizzata. Questi sono gli screen con tutto a stock e windows appena avviato, non abbiate paura del voltaggio. Le Ram per i test a stock verranno impostate in XMP a 3000 Mhz CL17. Le PCI-E 4.0 e lo storage. Le nuove PCI-4.0 portano con loro nuove periferiche d'archiviazione con interfaccia M.2 capaci da raggiungere prestazioni impossibili sulla precedente generazione. Questo in foto è un Sabrent da 1Tb PCI-4.0. Si vocifera già che durante il 2020 arriveranno nuove periferiche ancora più veloci. A cosa serve tutta questa velocità? Sicuramente è una manna dal cielo per chi lavora con grosse moli di dati. Da segnalare inoltre che le ultime schede video lanciate da AMD utilizzano, ma non saturano, questa nuova tecnologia. Tra Aprile e Luglio dovremmo avere nuove proposte AMD e Nvidia capaci di spremere le nuove PCI-4.0. Test. Cinebench. Più alto è meglio. Passiamo a Wprime 1024. Più basso è meglio. Aida Suite. Più alto è meglio. CPU-Z Benchmark. Più alto è meglio. Overclock. Come dicevamo in precedenza siamo difronte ad una scheda madre madre tanto piccola quanto curata. Dove il produttore non si è risparmiato lato qualità del reparto d'alimentazione che oltre ad essere ben dissipato è anche decisamente maggiorato! A muovere le righe troviamo il ASP1405I, che è sicuramente una soluzione di fascia alta. La soluzione utilizzata è a 4 + 2 fasi raddoppiate utilizzando due mosfet a testa. Precisamente i TDA21472 che sono tra i migliori sul mercato e capaci di erogare 70A l'uno è molto più che efficace. Siamo difronte ad una scheda madre che può fronteggiare tranquillamente ATX di fascia alta, sia per le capacità dissipative sia per il reparto d'alimentazione. All core sono riuscito a portare la CPU nei nostri Test a 4425 Mhz a 1.39. Questo voltaggio è più basso di quello che ho dovuto utilizzare fino ad ora con altre schede madri di 0,02,. Mentre per le RAM sono arrivato da 3000 Mhz CL 17 a 3600 CL22, volendo si poteva raggiungere anche i 3733 Mhz. In massimo Overclock è possibile spingere i 4475 su quattro core e 4450 sugli altri. ovviamente a voltaggi non utilizzabili in DU, noi abbiamo dovuto utilizzare 1.51. A non reggere è la dissipazione, la scheda madre non ha avuto problemi di nessun tipo. Siamo giunti alla fine della nostra recensione, già prima di aprire il pacco si respirava aria di scheda madre di fascia molto alta e cosi è stato. La Asus Crosshair X570 Impact e il suo formato Mini-DTX che al lancio ci aveva fatto storcere il naso, alla fine di questo articolo ci hanno convinti in pieno. Se ci pensiamo bene, nonostante cosi facendo abbiamo perso la possibilità di montarla in qualche case, al contempo abbiamo guadagnato da ogni altro punto di vista. La Impact su AMD non perde la sua identità, anzi la conserva e le da lustro, siamo difronte ad una scheda capace di spingere tutte le CPU compatibili con essa sul mercato. La connettività in cosi molto spazio è più che sufficiente per accontentare qualsiasi utente. L'idea di ASUS di concentrare le periferiche M.2 su una scheda esterna la trovo particolarmente vincente. Oltre a permetterci di risparmiare spazio in un già affollato PCB, ci permette una fase di montaggio comoda ed immediata. Ovviamente il produttore non poteva che curare anche l'elemento estetico inserendo dei led RGB nella parte frontale del ROG SO-DIMM.2. Passiamo alla scheda audio che vanta un PCB separato dalla scheda madre, un altra idea strutturale possibile solo grazie al particolare formato. Cosi facendo il produttore ha garantiti un ottima performance sonora mantenendo lo standard qualitativo alto che ci aspettavamo. Ultimo aspetto che ci rimane da trattare è quello economico. Sul web la si comincia a trovare intorno ai 340 euro, 100 dalla proposta ITX più economica. Rispetto invece alle altre schede madri che si trovano da 170 in poi arriva a costare anche il doppio. Troviamo che il prezzo sia ponderato a quello che la scheda madre offre e ora vi spiegheremo perchè. La Asus Crosshair X570 Impact è una scheda madre di fascia alta che oltre ad essere il miglior modello ITX può sfidare e battere anche la maggior parte delle altre X570. Un risultato possibile solo grazie al grande impegno del produttore a tenere uno standard qualitativo complessivo veramente molto alto. La Asus Crosshair X570 Impact è la Mini-DTX di cui il mondo aveva bisogno. Concludiamo assegnando il massimo dei voti e due award pienamente meritati.