Torniamo a mettere le mani sulle nuove B550 grazie ad MSI. A questo giro a finire sotto la nostra batteria di test è un prodotto che nella precedente generazione ha fatto faville a livello di vendita. Questo grazie all'ottimo rapporto prezzo prestazioni. La MSI MAG B550 TOMAHAWK è una scheda che si presenta in robusta, con due posizioni M.2 entrambe dissipate e un ottimo reparto d'alimentazione. Il produttore non ha lesinato sui dissipatori delle zone calde e ne tanto meno sul design. Fornendo cosi il prodotto di una illuminazione RGB ben fatta. Ma come funzionano queste B550? Parliamo di un socket che al momento supporta solo le CPU della serie 3 Ryzen, ma che sarà compatibile anche con la prossima generazione di CPU AMD. La novità rispetto alle B450 è il supporto alle PCI 4.0 o meglio, la scheda madre è progettata per utilizzare le linee PCI provenienti dalla CPU. Questo ci permetterà di utilizzare la prima PCI-E 16X e il primo slot M.2 con connessione 4.0. Tutte le altre porte saranno quindi gestite dal chipset con velocità 3.0. Devo dire che questa scelta di AMD mi piace molto, le X570 sono risultate molto costose per gli utenti e soprattutto quelle di fascia bassa non erano questo granchè a livello di alimentazione. Le B550 invece arrivano sul mercato portando le giuste tecnologie e velocità dove servono, cosi da non dover lesinare sui reparti d'alimentazione e sui dissipatori. Come detto nelle precedenti recensioni questo socket è quello che dovrebbe puntare il 95% degli utenti che decidono di affidarsi ad AMD per le CPU. Proseguiamo per gradi e andiamo a scoprire questo interessante prodotto. Nella confezione troviamo lo stretto necessario per utilizzare il prodotto. Presente anche il DVD dei driver. Per essere una scheda madre da 180 euro il prodotto vanta sicuramente un design bello da vedere. I dissipatori che troviamo nella parte superiore, studiati per dissipare le fasi d'alimentazione, sono generosi e belli da vedere. Al centro della scena troviamo il socket AM4 capace di ospitare CPU Ryzen di terza generazione e pronto per la quarta. A completare la parte superiore troviamo gli slot per le RAM che sono quattro, il produttore dichiara su singolo banco fino a 4866 Mhz in overclock. Su quattro banchi fino a 3600 Mhz. Al centro della scheda madre troviamo la zona d'espansione PCI. Il primo slot PCI-E 16x viaggia alla velocità 4.0 grazie alle linee della CPU, la stessa cosa accade per il primo slot M.2. Tutte le altre connessioni di questa zona sono poi gestite dal chipset che troviamo raffreddato da un grosso dissipatore. La presenza del doppio dissipatore M.2 è sicuramente una cosa non scontata su questi budget. La connettività del pannello posteriore è ponderata alla tipologia di scheda e sufficiente ad un uso gaming lavorativo. Scatti del retro. Anche le B550 di MSI sono compatibili con il Dragon Center, software curato che negli anni ha inglobato tutti gli altri software del produttore con il drago. In questa maniera un unico programma riesce senza tanti fronzoli a permetterci un controllo completo ed intuitivo di tutti gli aspetti della scheda madre. Possiamo gestire l'overclock, l'illuminazione, le connessioni in entrata e in uscita. Tutto questo grazie al DC che funge da centro operativo. Il software è stabile e non invasivo. Il bios MSI negli anni è andato maturando trovando una stabilità che gli ha permesso di raggiungere importanti obbiettivi. Sicuramente da segnalare l'importante lavoro del produttore sulle RAM. A qualsiasi livello di prezzo MSI ha garantito all'utente ottime performance, per nulla scontate. Il bios è strutturato in una modalità semplificata che permette mediante delle semplici impostazioni di settare le cose più importanti. Una modalità avanzata invece permette all'utente di modificare molteplici parametri. Il sistema risulta essere abbastanza intuitivo, permettendo cosi di potersi muovere in modo veloce. Test. Cinebench. Più alto è meglio. Proseguiamo con il benchmark di HWR basato su blender. Più basso è meglio. Aida Suite. Più alto è meglio. CPU-Z Benchmark. Più alto è meglio. Overclock. Non può mancare una piccola e veloce analisi sul reparto d'alimentazione della nostra scheda madre. Siamo difronte ad un design particolare. Il controller PWM utilizzato è un Renesas 229004, questo gestisce un design speculare 5 + 2. Quindi una fase gestisce due Intersil ISL99360 smart power stages da 60A. Tale sistema è spesso usato anche su schede madri Asus. Quindi troviamo 10 power stage da 60A per la CPU, 2 per il SOC e una per l'eventuale APU. Le prestazioni in overclock mi hanno soddisfatto a 360 gradi. Sono riuscito a portare senza problemi le mie RAM a 3800 Mhz con Infinity Fabric a 1900 Mhz. I timing potete leggerli nella pagina del bios. Questo è lo stesso overclock che tengo sulla Meg Ace X570, quindi tirate voi le conclusioni. Per quanto riguarda l'overclock della CPU anche qui tanto di cappello, 4450 Mhz su 8 core, 4300 Mhz sugli altri 8 con LLC 2 e 1.325. Con la X570 Meg riesco ad ottenere 25 mhz in più sugli otto core più lenti e a stare più basso di uno step di voltaggio. Ma cambiamenti che non incidono sulla vita. Il reparto d'alimentazione è quindi adatto ad affrontare anche la più potente tra le CPU AMD tra le consumers. Siamo giunti alla conclusione del nostro articolo. La scheda in questione di certo portava un nome che meritava di essere rispettato, la MSI MAG B550 TOMAHAWK partiva con il compito di offrire un degli successore al modello B450. Possiamo dire che MSI è riuscita al prezzo giusto ad offrire tutto quello di cui un utente può aver bisogno. La scheda non ha avuto nessun problema a sopportare il carico offerto dal nostro 3950X, neanche sotto overclock. Permettendoci di raggiungere frequenze in linea con quelle di altre proposte più costose. Per quanto riguarda le RAM siamo riusciti ad ottenere i medesimi risultati ottenuti su una MEG X570 ACE, il che è sicuramente una nota di merito. In pochi minuti siamo riusciti ad ottenere un overclock stabile e capace di spremere il massimo dal nostro hardware. La presenza delle PCI-E 4.0 è sicuramente una nota di merito del socket B550 che proietta questi modelli verso una lunga vita. Dobbiamo dire che il produttore ha utilizzato le linee PCI-E presenti in modo particolare, quindi quando si utilizzano alcune porte altre verranno direttamente disattivate in automatico. Questo sicuramente porta delle limitazioni, leggete bene i dati del produttore. Dobbiamo inoltre segnalare che a quanto parte la porta HDMI non supporta i 2160P 60hz e che sul retro troviamo solo 5 porte USB di tipo A. A bilanciare questo sicuramente la presenza di un doppio connettore Ethernet di cui uno con tecnologia 2.5G. Resta il fatto che comunque nonostante queste mancanze siamo difronte ad una scheda madre che vanta un ottimo livello di costruzione, con un reparto d'alimentazione resistente e ben raffreddato. Ci sentiamo quindi di consigliarvi l'acquisto.