Test
Partiamo dal subwoofer: l’unità presenta una risposta che va dai circa 30Hz ai circa 200Hz con estremi a -12 db, dai 40 ai 100 circa a -3d. in tale modo l’azione del subwoofer rimane ben limitato alle prime 3 ottave, ovvero ben limitato ai bassi, la porta reflex potenzia la risposta in basso dell’altoparlante.
I canali della sound bar sono concentrati sulla gamma media dello spettro, ma presenta globalmente un buon grado di linearità di risposta. Da elogiare il fatto che sia ottimamente tagliata alla frequenza del subwoofer.
I test sono stati fatti in ambiente posizionando il subwoofer nella posizione in cui suonava meglio, il che non vuol dire che suonasse più forte … anzi; se lo avessi posizionato nel posto dove suonava più forte avrei ottenuto grafici migliori all’incrocio tra le frequenze, ma l’immagine musicale in ambiente era notevolmente deludente se lo posizionavo nel punto teoricamente migliore. Tuttavia mi viene da chiedermi: secondo quale teoria il sub suona meglio per forza dove suona più forte, dato che anche l’acustica mi dà ragione? Ebbene sì l’incrocio tra subwoofer e sound bar non è tra i migliori, tuttavia la linearità di risposta in ambiente ne è avvantaggiata, e questo permette di avere bassi che non sovrastano tutto (anche in film e gaming) permettendone una maggiore naturalezza.
Guardate un po’ da simulazione cosa si ottiene come risposta ideale da un posizionamento nel punto dove il subwoofer suona più forte! L’incrocio tra subwoofer e sound bar è migliore ma a che prezzo? Al prezzo che la gamma bassa e medio bassa va a sovrastare tutto. Questo non si chiama né ascoltare né godersi un film. Poi lo ammetto per alcuni gusti avere un basso più presente piò piacere, ma questo a mio avviso deve avvenire tenendo per presente che si avranno perdite di qualcosa.