Dopo aver recensito il Rev 200, la prima versione con hardware ruotato di 90 gradi ci accingiamo a provare il suo diretto discendente. Sharkoon ha lanciato da poco il Rev 220, l'evoluzione della specie che porta con se un pò di novità che sicuramente apprezzerete. La prima cosa che sicuramente noterete sarà il frontale rivisto che diventa decisamente più elegante e bello da vedere rispetto al modello precedente. Il case però non perde l'identità che il produttore ha voluto dare alla serie, ruotando infatti la scheda madre di 90 gradi permette un montaggio hardware decisamente molto particolare che però non incide negativamente sul flusso d'aria. Il flusso che sicuramente è un grande punto a favore di questa serie. Sono ben 5 le ventole pre installate, due RGB e tre no. Quelle prive di illuminazione sono montate sul frontale. Insomma abbiamo un poco di carne al fuoco, procediamo per gradi. La confezione presenta uno schizzo del prodotto. Come al solito il noto produttore non si risparmia con l'imballo garantendo cosi che ogni prodotto arrivi perfettamente integro all'utente. Bundle. Troviamo tutto il necessario al montaggio di una build. Andiamo ad ammirare il design esterno che rispetto al suo predecessore è ancora più curato e ricercato. Il pannello frontale in stile fibra di carbonio sicuramente offre quel look diverso che permette al prodotto di essere accattivante. Proprio in questa zona troviamo una zona RGB che come vedremo è capace di interfacciarsi con tutte le schede madri con controller led 5V. Il pannello laterale ci offre una priva vista sull'interno del case. Questa zona è curata con diversi passacavi e con alcune attenzioni che ci permetteranno di ottenere un risultato pulito una volta finito di assemblare. Il nostro case non ha paura di schede video custom di grosse dimensioni, infatti ci permette di montare GPU lunghe oltre 32 cm. Anche l'altezza per i dissipatori arriva a 16,5 cm e quindi compatibile con la maggior parte dei dissipatori in commercio. Sul retro del case ovviamente non troviamo gli Slot PCI ma l'alloggio per il PSU e due griglie per ventole. Quelle montate sul retro vantano illuminazione RGB a 5V. Il top è la vera sorpresa, grazie al proprio coperchio magnetico ci permette di nascondere e tenere ordinati tutti i cavi. Sul fondo troviamo un filtro anti polvere. Connettività. Oltre alla connettività che vedete in foto dobbiamo segnalare la presenza del tasto per controllare gli RGB. Cominciamo rimuovendo la parte frontale, cosi facendo accediamo ai filtri anti polvere e alle tre ventole presenti in questa zona. Potremmo montare AIO fino a 360 MM, ma facciamo attenzione ad una cosa, la posizione è più distante della configurazione originale. Questo comporta che se non abbiamo tubi abbastanza lunghi difficilmente riusciremo a montare un AIO da 360 MM. Tra le altre cose i tubi dovrebbero passare sopra la scheda video. Rimosso il vetro temperato ci troviamo davanti alla piastra atta ad ospitare la scheda madre. Come più volte detto questa è ruotata di 90 gradi, portando le connessioni PCI verso l'alto. Il produttore ha inserito i passacavi sopra il PSU. Tale scelta come vedremo aiuta molto a tenere pulito il case. Il copri PSU permette di montare PSU lunghi fino a 20 CM, quindi anche in questo caso siamo tranquillamente negli standard ATX. Sul retro troviamo lo spazio per alloggiare i cavi e il nostro controller RGB 5v. Questo ci permetterà di interfacciare l'illuminazione con il software della scheda madre. Oppure di gestire il tutto mediante il pulsante presente nella parte superiore del case. In questa zona troviamo la presenza di due posizioni per dischi da 3.5 MM e quattro da 2.5 MM. Cominciamo l'assemblaggio partendo dallo storage, le posizioni sono state pensate per ottimizzare gli spazi e permettere di ottenere il massimo dal retro del case. Le slitte si rimuovono per permettere un assemblaggio facilitato. Passiamo al retro del case. Importantissimo gestire bene gli spazi nel copri PSU per far entrare tutto e non avere problemi di spazio. La gestione dei cavi è diversa rispetto agli altri case. I cavi sono tutti concentrati nella parte bassa del case. Il frontale offre una vista particolare. Molto piacevole agli occhi e che sicuramente incuriosisce l'appassionato. Non capita tutti i giorni di vedere il mondo ruotato di 90 gradi. Come si può notare il risultato finale è particolarmente piacevole. Gli spazi sono tanti e sfruttati alla perfezione. Dov'è la connettività posteriore? Nascosta da un bel pannello. Accendiamo il nostro case. L'illuminazione RGB è gestita in modo perfetto dal controller integrato. Sarete voi a scegliere se preferite o meno collegare l'illuminazione del case a quella della scheda madre. Il produttore ci ha fornito due strip led 5V magnetiche. Le foto da questa in avanti sono con le due strisce montate. Abbiamo controllato tutto dal comodo controller montato sul retro e dal tastino posto nella parte superiore del case. Siamo giunti alla fine della nostra recensione. Lo Sharkoon Rev 220 offre una ondata di aria fresca ad un mondo che fatica ad offrire soluzioni sempre innovative. Il produttore è sempre impegnato per portare qualcosa di nuovo e che possa attrarre l'appassionato. Design. Lo stile è sicuramente curato e diverso. A nostro parere il case si presta in modo particolare a mod e impianti custom particolari. Materiali. I materiali sono tutti di qualità. Nessuna parte è lasciata al caso e non curata. Flusso d'aria. Con cinque ventole in dotazione e un sistema particolare possiamo dire che la configurazione a 90 gradi funziona bene. Le tre ventole in immissione sparano una importante quantità d'aria sulla scheda video. Questa soluzione si sposa benissimo con le custom. Il flusso in uscita è anche esso importante. Features. Sicuramente il design particolare e la presenza di un ottima dotazione ventola e controller RGB. Il case si trova sui 120 euro, un prezzo ponderato da quello effettivamente offerto. Non possiamo che consigliarvelo.