Test e conclusioni
Abbiamo eseguito quindi un confronto tra le varie paste termiche che abbiamo ricevuto, vorrei sottolineare come tali prodotti, e vi basterà leggere la resistenza ai gradi verso il basso, nascano per l’appassionato che si diletta con sistemi di dissipazione estremi. Le paste infatti riescono a resistere a temperature sotto i 200 gradi e più!
Tutte le paste in questione non conducono l’elettricità, quindi potete applicarle senza paura di fare danni. Le proposte si differiscono per tipologia di utilizzo e ce ne accorgiamo semplicemente spalmandole.
La TFX è una pasta abbastanza difficile da spalmare, ma è quella che ha un livello prestazionale più alto e che più si presta a cose estreme come azoto liquido. Questa proposta riesce a lavorare fino a -250 gradi!
Per spalmarla ci abbiamo impiegato un pò, anche perchè è fondamentale metterla bene. Questa pasta diciamo che nonostante sia quella con il più alto livello di conducibilità di calore 14,3 W / mK è più indicata appunto per cose estreme. Questo però non vi vieta di usarla anche a casa con il vostro classico dissipatore. Armatevi di pazienza e mettetela su!
Nella confezione del macho abbiamo trovato la TF4 che ha un valore di conducibilità che si ferma a 9.5 W/mK, il più basso tra le paste che proveremo. In compenso si spalma veramente facilmente.
La TF6 invece ha un valore di conducibilità 12,5 W / mK, mantiene un livello di spalmabilità accettabile, questa pasta ha un range di funzionamento molto più pensato per l’utente normale, infatti si ferma ad un -50 gradi come valore massimo prima di deteriorarsi.
Concludiamo con la TF8 che come valore di conducibilità ha 13,8 W/mK, pasta che si adatta sia a raffreddamenti estremi che a quelli normali. Si riesce a spalmare con un pò di pazienza e vanta un range di funzionamento che tocca i -220 gradi!
Tenendo ben a mente i discorsi fatti in prima pagina sulle temperature proibitive di questi giorni andiamo a vedere i risultati. Il nostro termometro al momento dei test segnava 37 gradi e non si è mosso di una virgola.
Il test è stato eseguito due volte per ogni pasta con sessioni da 45 minuti di prime 95. In tale modo il valore finale non è affidato al caso ma ad un lungo periodo di test. Il dissipatore tra un cambio e l’altro è stato riportato alla temperatura ambiente. In tutti i casi a stock il sistema riportava 37 gradi.
La TF4 durante i nostri test ha fatto segnare una temperatura massima di 76 gradi.
La TF6 e la TF8 hanno riportato il medesimo valore cioè 74 gradi come temperatura massima, probabilmente con una sonda potevamo darvi il risultato al centesimo di grado. Teniamo presente che avessimo usato queste due paste sotto azoto la prima si sarebbe deteriorata immediatamente. La TF8 invece avrebbe retto fino a -220 gradi.
Finiamo i nostri test con la TFX che ha fatto segnare la bellezza di 73 gradi massimo. Come ci aspettavamo, soprattutto dopo il lavoraccio nel spalmarla, il risultato è visibile e probabilmente sarebbe ancora più netto con sistemi di dissipazione estremi!
Ogni pasta ha un suo specifico utilizzo, la scelta poi toccherà a voi! Thermalright sa il fatto suo e vi ha offerto prodotti molto interessanti e pronti a soddisfare ogni volta esigenza!