I videogiochi ispirati alle opere cinematografiche e letterarie spesso si son rivelate un connubio di delusioni e mancate aspettative. Questo per fortuna non è il caso della saga de La Terra di Mezzo, che ben tre anni fa con l’Ombra di Mordor stupì critica e giocatori grazie al nuovo sistema Nemesi, le macchine free roaming e un combattimento seppur semplice molto divertente e cruento anche se per quanto concerne la trama lasciò un po’ l’amaro in bocca.. Oggi ci troviamo qui ad analizzare il suo diretto seguito, L’Ombra della Guerra, che cerca di riportare in auge e migliorare i tanti aspetti che conferirono il titolo dell’anno al suo predecessore. Dopo aver impersonato per quasi 40 ore nuovamente i panni di Talion e Celebrimbor, andiamo a scoprire se questo sequel è all’altezza del precedente capitolo.
Come detto poc’anzi fa L’Ombra della Guerra è il seguito diretto de L’ombra di Mordor. Vestiremo di nuovo i panni del Ramingo Gondoriano Talion, unito da un terribile fato insieme allo spettro elfico Celebrimbor, il fabbro che creò in passato gli anelli del potere. La storia inizia con il rapimento dello spirito da parte di Shelob, la temibile regina dei ragni, e qui vedremo il ramingo barattare l’unico anello in grado di fronteggiare il temibile potere del signore oscuro in cambio della libertà del fabbro. I due protagonisti, una volta riuniti, hanno obbiettivi ben diversi, Talion cercherà di impedire la cattura di Minas Ithil, l’ultima roccaforte gondoriana, mentre il lucente signore avrà premura di impedire la cattura del Palantir, un oggetto mistico custodito nella fortezza. Dopo che ogni sforzo risulterà vano, Shelob riconsegnerà ai due l’anello e da qui il nostro compito sarà quello di unire un esercito di Urok in grado di fronteggiare le forze di Sauron in modo da recuperare il Palantir e di restituire il controllo della fortezza ai gondoriani.
Il gameplay è rimasto sostanzialmente quasi invariato, quindi anche qua troveremo combattimenti dinamici, fluidi e soprattutto molto divertenti, grazie soprattutto a quel senso di invincibilità che ci regala il nostro alter-ego. Possiamo personalizzare completamente Talion sbloccando tantissime abilità durante il corso della nostra avventura, cambiare armi e vestiario che potremo raccogliere durante l’eliminazione di un capitano e potenziare esso tramite varie gemme che troveremo random durante l’abbattimento dei nemici o esplorando la mappa di gioco. Il sistema di skill del ramingo è molto variegato e ben strutturato. Le abilità si dividono in sei gruppi: Combattimento, Predatore, A distanza, Spettro, In Sella e Storia (quest’ultima si sbloccheranno in automatico durante il proseguimento dell’avventura). Ogni gruppo contiene diverse abilità e ognuna di esse comprende tre potenziamenti in modo da rendere la personalizzazione il più varia possibile. Per poter sbloccare le varie abilità bisognerà raccogliere punti esperienza e salire di livello, e i modi per farlo sono i classici ovvero: svolgendo le varie missioni secondarie, progredire nella storia, uccidere i capitani oppure fronteggiare orde su orde di nemici.
Come detto prima possiamo modificare inoltre il vestiario e le armi ed aumentare così i vari danni di attacco, i punti di difesa ed aumentare la salute massima del nostro personaggio. Ogni equipaggiamento si divide in: Normale, Raro, Epico e Leggendario. Questi ultimi due sono da preferire agli altri. Possiamo trovarli o in giro esplorando la mappa di gioco, in modo casuale uccidendo i vari capitani o completando le varie sfide che ci conferiranno i set leggendari. Ogni set sarà poi personalizzabile a proprio piacimento mediante il conferimento di gemme che andranno ad aumentare ulteriormente i punti salute, i punti di attacco, o ad incrementare la percentuale di probabilità di trovare qualche oggetto durante l’uccisione dei nemici.
Il combact system è rimasto pressoché quasi identico a quello del precedente capitolo, quindi ci ritroveremo a fronteggiare vari capitani per arrivare in fine ai vertici più alti della gerarchia militare dell’esercito dell’oscuro signore. Ognuno di essi ha una vita propria, infatti potremo assistere alla loro scalata al potere oppure alla loro caduta, e questo avverrà o in automatico mentre cercheranno di assassinare altri orchi, oppure per mezzo di una nostra sconfitta. Il livello dei capitani andrà da un minimo di 5 ad un massimo di 40. Come detto poco fa una volta recuperato l’anello del lucente signore sarà possibile reclutare i vari orchi per dar vita al nostro potente esercito. Una volta che abbiamo aggiunto dei capitani tra le nostre fila possiamo farli combattere al nostro fianco, renderli delle guardie del corpo, far uccidere altri capitani o assegnarli come regnanti di un forte una volta conquistato.
L’esplorazione è una parte fondamentale del gioco, sia per liberare le varie torri dal potere di Sauron in modo da sbloccare gli spostamenti rapidi, sia per trovare decine e decine di manufatti che ci aiuteranno a comprendere al meglio la trama del titolo e sia per sbloccare nuove missioni secondarie. Quest’ultime sono ben variegate risultando poco ripetitive. Girovagando per le varie aree ci imbatteremo nelle Falde Online, dove sarà possibile entrare nella partita di un’altro giocatore e uccidere dei capitani designati. Insomma ci sono tantissime cose da fare e il titolo offre molte ore di divertimento, io con poco più di 40 ore son riuscito giusto a finire la trama principale, lasciandomi alcune quest secondarie alle spalle.
A livello tecnico il gioco non si discosta molto dal precedente, l’engine grafico è rimasto praticamente il medesimo. Ottime le texture e le ambientazioni, ricche di dettagli e che sanno trasmettere le stesse sensazioni delle varie pellicole cinematografiche. Ottimo anche l’audio, la colonna sonora fa da padrona e ci riesce ad immergere ancor di più in questo magnifico titolo, anche l’audio in italiano è di ottima fattura.
La Terra di Mezzo: L’ombra della Guerra è un titolo estremamente divertente, ben fatto e che riesce a regalare diverse ore di gioco. Un combact system già rodato che torna nella sua forma migliore, un sonoro all’altezza delle trasposizioni cinematografiche del Signore degli Anelli ne fanno un must per gli amanti dalla saga di Tolkien e non. Se non lo avete ancora fatto, correte a comprarlo e a forgiare il vostro esercito per fronteggiare l’Oscuro Signore!
Grafica 8
Sonoro 9
Trama 8.5
Gameplay 9
Overall 8.6