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AMD Ryzen 7 3800X, la nostra recensione. Sfida aperta al 9900K!

Introduzione

Finalmente con un pò di ritardo rispetto alle altre testate abbiamo ricevuto un fiammante Ryzen di terza generazione, il processore che proveremo per voi è una delle versioni particolari dato che si differenzia poco da un altra proposta AMD che sta avendo molto successo tra gli appassionati. Il 3800x è un Ryzen di terza generazioni con processo produttivo a 7nm, questa generazione è stata la prima con tale PP, ricordiamo che le proposte intel attuali sono ancora a 14nm, ma di questo parleremo con calma. Il 3800x è una CPU da 8 core 16 thread che costa mediamente dai 50 ai 100 euro in più rispetto al 3700x, l’altra proposta AMD con le medesime caratteristiche . Tra le due CPU cambia il TDP che è 95w per la nostra CPU e 65w per l’altra e le frequenze di clock.

Il 3800x ha base clock di 3.9 GHZ e di boost clock 4.5 GHZ, mentre il 3700X ha base clock 3.6 e boost clock a 4.4 GHZ. E qui dobbiamo aprire una grande parentesi, fondamentale per giustificare l’esistenza del 3800x, le reali frequenze massime raggiungibili dalle due CPU. Infatti in full load, con programmi estremamente pesanti per la CPU, tra le due proposte senza intervento dell’utente ci ballano circa 200-250 Mhz, il 3800x non ha difficoltà, se ben dissipato, a mantenere i 4250 Mhz durante benchmark CPU e i 4350/4375 in game, il 3700x anche a causa del TDP scala drasticamente verso i 4 Ghz.

Il boost clock di cui parlavamo prima è quindi in teoria raggiungibile solo con l’utilizzo di pochi core. Abbiamo approfondito molto la questione overclock, spulciando anche sul web i risultati di altre testate e utenti e siamo arrivati alla conclusione che i 3700x in media si fermano tra i 4200 Mhz e i 4300 Mhz delle unità più fortunate, ma la grande media di queste CPU si ferma appunto a 4200 Mhz. Il 3800x da lato suo mantiene queste frequenze senza nessun intervento dell’utente, come avremo modo di approfondire nella pagina apposita il nostro sample è rock solid a 4.4 Ghz con 1.41. Questo vuol dire che nella normalità dei casi con questa CPU potreste avere 200 Mhz in più su tutti i core, che con l’IPC del genere non sono bruscoletti in nessun ambito, ne tanto meno in gioco!

Da quanto si è riuscito a capire e visto come nascono le CPU AMD, ci sono CCX con core fortunati e CCX con core meno fortunati. Il CCX è un insieme di core che lavorano insieme ad altri CCX mediante l’infinity Fabric.
Dalle nostre indagini i 3800x presentano due unità di CCX mediamente più fortunati, capaci di farci sognare frequenze addirittura più alte dei 4.4 Ghz.
Abbiamo notato invece , per quanto riguarda il 3700x, che molti di questi presentano dei ccx meno selezionati. Pertanto mediamente non tutti i core nei CCX sono capaci di raggiungere frequenze superiori ai 4.2 – 4.3, cosa che ovviamente limita le frequenze raggiungibili in overclock da tutto il CCX. Sembrerebbe anche che, secondo alcune medie effettuate da vari overclocker, durante la selezione dei chip i 3700x si assestino su frequenze massime in overclock che vanno dai 4.2 GHz ai 4.3 GHz, frequenze che il 3800x invece garantisce già out of box.
La presenza di core più selezionati consente di raggiungere frequenze in media più elevate, sino ai 4.4ghz da noi raggiunti.
In certi ambiti i mhz sono importanti, ed anche 100mhz in più, abbinati ad un IPC molto performante, possono dare un boost prestazionale non indifferente

L’architettura.

Il nome in codice è Matisse, che indica le nuove CPU a 7 Nm prodotte da AMD. Sono molte le novità introdotte da queste CPU e soprattutto da questo nuovo chipset X570 che porta  sul mercato consumers le nuovissime PCI-E 4.0 che aprono lo scenario a nuovi sistemi d’archiviazione con velocità spaventose.

Nella presentazione di questi prodotti AMD ci parla di un incremento di IPC del ben 15%. Come ogni gamers o utente informato sa l’IPC sono le istruzioni per clock eseguibili dalla CPU. Da anni Intel ha un netto vantaggio sulle operazioni a singolo core, questo vuol dire più FPS in game nella maggior parte dei casi. Dall’altro lato soprattutto con la serie 3 AMD ha portato su socket AM4 CPU fino a 16 core, prerogativa fino a pochi mesi fa solo dei socket professionali.

Il 3800x è il naturale successore del 2700x, stesso TDP e stesso numero di core, ma frequenze più alte per la CPU che recensiremo.

Questa generazione introduce CCX fino ad 4 core per Chiplet, con area di 74 mm2 di cui il 31,3 mm2 occupato dai core e il restante dalle memorie cache 16MB L3. La memorie L3 è il doppio rispetto ai Ryzen 2, questo garantisce maggiore velocità. AMD ha eliminato controller di memoria e l’I/O dal chiplet cosi da avere un unico collegamento con l’infinite fabric tutto il resto è contenuto all’interno del I/O die, per questo lo spazio è aumentato e si possono ottenere CCX con 4 core e con memoria raddoppiata. Da qui nasce il nome della Game Cache, che nella nostra CPU è di ben 36 MB ( 32 più 4 ) e che permette di tenere alcuni dati all’interno della CPU, con tempi d’accesso molto più veloci rispetto alle RAM.
Infinity Fabric di seconda generazione ha una ampiezza di Bus di ben 512 bit, rispetto ai 256 della prima versione, con miglioramenti dati anche dall’introduzione delle PCI-E 4.0. Tale fondamentale componente oltre ad essere più veloce è anche quasi il 30% più efficiente.

Come visti per i Ryzen di seconda generazione questa terza generazione conserva due fondamentali algoritmi che sono incaricati di gestire le frequenze.

Il Precision Boost 2. Tale algoritmo alza la frequenza dei core che stanno lavorando finchè le temperature e i consumi lo permettono. Questo sicuramente guida l’utente alla scelta di sistemi di dissipazione il più performanti possibili. Dobbiamo dire che come vedremo tenere a bada CPU a 7 NM non è cosa facile. Tale algoritmo è poi completato, se cosi possiamo dire anche se possono lavorare anche singolarmente, dal Precision Boost Overdrive (PBO) che aumenta i limiti del produttore seguendo quelli impostati dalla scheda madre, permettendo alla CPU di assorbire più potenza e raggiungere frequenze di funzionamento più alte.

Troviamo anche l’AUTO OC, che permette un ulteriore offset di 200 Mhz, dicendo al processore di gestire automaticamente la frequenza.

AMD ha dichiarato che i Ryzen 3 sono CPU con poco margine manuale di OC perchè verranno sfruttate al massimo dal sistema stesso senza bisogno di interventi dell’utente.

Il chipset X570.

Nonostante il socket AM4 sia il medesimo se si vuole veramente il massimo queste nuove CPU vanno accoppiate con le nuove schede madri X570.

Le nuove CPU AMD hanno 16 più 8 linee PCI-E 4.0, le prime 16 sono assegnate alle due PCI-E principali. Le restanti 8 vengono suddivise 4 per la comunicazione con il chipset e altre 4 per lo storage. Il chipset X570 ha un TDP di 11w per tale motivo nella maggior parte delle schede madri è raffreddato attivamente, colpa del supporto PCI-E 4.0.

Il chipset ha 20 linee, 16 dedicate all’IO e solo le restanti possono essere utilizzate dal produttore a proprio piacimento. 8 delle 16 sono dedicate alle connessioni PCI-E. Al momento il maggior impatto prestazionale dato dalle PCI-E 4.0 è in ambito storage dove si sono toccate punte di 5 Gb/s in lettura per le nuove periferiche d’archiviazione!

Le Memorie.

Le memorie RAM e i Ryzen hanno un particolare rapporto dato dal tipo di funzionamento della nostra CPU. L’Infinite Fabric funziona alla metà del clock effettivo delle RAM, questo da il massimo a frequenze tra i 1800 e i 1900 MHZ. E quindi questo significa che per sfruttare al meglio tale CPU occorre avere RAM tra i 3600 e i 3800 Mhz con timing il più possibile tirati. AMD dichiara che le prestazioni migliori si ottengono con delle 3733 cl17. Quindi anche se possedete delle 4600 vi converrà abbassare le frequenze e anche i timing.

IPC VS Intel.

Sentiamo parlare spesso di IPC e di prestazioni per istruzioni per clock, cosa deve sapere l’utente?
Fino a poco tempo la prestazioni a singolo core erano totalmente a favore di intel tanto che anche gli i3 andavano in game meglio delle CPU AMD pre-Ryzen. Ora la situazione com’è?
A parità di clock i Ryzen 3 sono superiori alle CPU intel, ma è un test Giusto da eseguire?
A nostro parere no, è un test puramente accademico che ci permette di comprendere come si evolvono le due architetture, ma non ci permette di cogliere la reale differenza nell’uso normale.
Abbassare la frequenza di un 9900K a 4 Ghz quanto questo a 1.26/1.30 prende i 5 GHZ su tutti i core ( ricordiamo inoltre che il boost su tutti i core stock per il top di gamma intel è di 4.7 Ghz, e di ben 5Ghz su due core ) e molti sample raggiungono i 5.1 Ghz senza troppi problemi non ci darebbe che una visione sbagliata.
Quindi si clock to clock i Ryzen 3 sono più veloci delle proposte intel, se ad esempio portiamo entrambe le proposte a 4 Ghz, ma conservando in OC ( anche rispetto al 3800x a 4.4 GHZ ) almeno 600 Mhz di vantaggio e a stock anche qualcosina in più la situazione attuale ci mostra la serie 9 ancora sopra ai ryzen 3.

Le proposte intel quindi si difendono ancora molto bene in game e in operazioni che tendono a sfruttare bene il singolo core, mentre AMD sul multi Thread oramai è in vantaggio riuscendo ad offrire proposte più concorrenziale e che oramai riescono anche a competere in game con il diretto avversario. Le differenze sono sottili  in game, pochi frame e non sempre a vantaggio di intel, differenziano le proposte attuali.

Concludo questa lunga prima pagina dicendo che in questa recensione ci saranno dei test con scontro diretto tra 3800x e 9900k. Tale scontro ci permetterà di comprendere sia le reali performance della proposta AMD sia quale CPU convenga tra le due per gamers o professionisti.

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